La Luna Dorata di Porpuraria - La ricerca

L'arrivo della luna viola non aveva sortito effetto: i primissimi giorni le persone sembravano essere tornati alla normalità, la notte non era più buia e la vita era ripresa senza problemi.
A molti non importava se il colore fosse diverso dal normale, di sicuro gli dei sapevano il perché.
Batina e Gano erano rimasti a Palazzo Reale per capire a cosa servissero i bracciali, ma ogni tentativo era vano.


I sei monoliti di Selenya di armandosodano

Erano a pranzo con il Re quando un sacerdote entrò trafelato nella stanza

"Trimurti... Asmodeo... Luna... Prescelti..." e cadde a terra senza vita.

Quello era il segnale che la luna viola non portava la normalità, tutt'altro.

Re Venanzio, uomo di grande fede, decise di convocare il Dio che venerava.

"Oh grande Equilibrista;
Tu che fai prosperare il mio regno;
Tu che fai scorrere il tempo;
Tu che sei il solo in grado di mettere pace nell'anima;
Vieni in mio soccorso e aiutami a capire.
"

Appena terminata l'invocazione il Re si volse verso Gano e Batina. Il Dio della Trinità non era apparso e le parole sconnesse del sacerdote iniziarono ad avere un senso.

"Trimurti... la Trinità... deve essere successo qualcosa di grave al tempio. Gli Dei non si negano mai quando vengono chiamati. La nuova luna deve aver sconvolto le cose. Speriamo che non sia successo niente ad Asmodeo... Vostra Maestà penso che sia opportuno fare una visita al tempio. Andremo Batina ed io."

Gano era sempre molto pratico nei momenti difficili ed il Re sembrava terrorizzato da quello che era appena accaduto. Senza attendere il permesso del sovrano i due lasciarono la stanza ed il palazzo per andare da Asmodeo, il Signore delle Erbe.

Le porte del tempio erano spalancate e in giro non c'era anima viva, i pochi sacerdoti che riuscivano ad incontrare sembravano senza volontà, corpi senza anima che vagavano con sguardo assente. Batina era molto preoccupata, seguiva Gano senza proferire parola e si chiedeva come fosse possibile che una luna così bella alla vista si dimostrasse così distruttiva nei fatti.

Camminavano in direzione della stanza di Asmodeo. Non potevano seguire i normali protocolli di visita, la situazione indicava una certa urgenza.
Lungo il corridoio che portava alle stanze della Trinità videro un raggruppamento di persone inginocchiate a pregare.

"Deve essere successo qualcosa agli Dei. Trimurti, la Trinità, non avrebbero fatto cadere tutta Porpuraria nel caos." Batina parlava con un filo di voce, non si rivolgeva a nessuno in particolare, era più un discorso tra sé e sé.

"Vieni, siamo arrivati da Asmodeo, speriamo di riuscire a parlarci." Stavano per imboccare l'ultima curva prima della meta quando qualcosa bloccò loro la strada: un groviglio di rovi e rose faceva da muro impedendo ogni accesso.
Alcuni sacerdoti cercavano di distruggere quel groviglio, ma per ogni tralcio che riuscivano a tagliare, altri tre ne nascevano al suo posto. I rami ed i fiori recisi scomparivano lasciando solo un mucchietto di cenere.

La situazione era un misto tra il comico e il drammatico e quando i due prescelti si avvicinarono al roveto successe una nuova magia: i bracciali tornarono ad illuminarsi ed apparve un'apertura nel muro che si richiuse immediatamente dopo il passaggio di Gano e Batina.

"Ma come hai fatto ad attivare i bracciali?" Si chiesero in coro l'un l'altra.
"Io non ho fatto niente, credevo fossi stato tu!" Fu la corale risposta.

Si strinsero nelle spalle ed entrarono insieme nelle stanze di Asmodeo.
Ciò che trovarono fu addirittura peggiore del loro primo incontro. Il Signore delle Erbe aveva subito un'ulteriore trasformazione, o meglio, era tornato al suo aspetto originario e giaceva a terra coperto da un lenzuolo.

"Asmodeo, amico mio, che sta succedendo? Ti prego parlami, dimmi qualcosa! Spiegami come fare a riportare le cose alla normalità!"

Silenzio… l'uomo non rispondeva alle sollecitazioni di Gano. Avevano provato ogni metodo, ma era tutto inutile. Esausti decisero di attendere la notte per riprovare a risvegliarlo, forse i bracciali avrebbero reagito in qualche modo…

Dopo aver riposato un po', i due prescelti si misero a fare prove coi bracciali. Li sfioravano, colpivano, recitavano formule, agitavano le braccia, ma niente! I bracciali rimanevano inerti, non davano segnali di magia o altro.

Eppure già due volte si erano attivati… chissà cosa bisognava fare per usarli…
Il tempo passava e loro non riuscivano a fare progressi. Il tramonto era giunto ed i primi raggi della luna viola iniziavano a illuminare la stanza. Quando tutto fu avvolto dalla luce viola Asmodeo aprì gli occhi di scatto.

"Là dove i venti non smettono mai di soffiare
Là dove c'è l'inizio e la fine del Regno
Là dove gli uomini non hanno coraggio di andare
Là troverai le risposte
Là ci sarà la soluzione
Là esaudirai i tuoi desideri
"

Asmodeo ripeteva continuamente quelle parole, terminata la strofa, faceva una pausa e poi ricominciava. Ininterrottamente e senza intonazione particolare, parlava e parlava.

Gano prese per mano Batina varcando una porta quasi nascosta, quel varco si apriva su un'enorme biblioteca. Scaffali pieni di pergamene, disegni e quadri riempivano ogni angolo visibile.

"Gano, ma come sapevi di questo posto? Era impossibile da vedere…"

"Batina, ho fatto qua il mio addestramento per entrare a corte. Asmodeo era mio compagno di studi. Io sono diventato cortigiano e lui sacerdote.
Adesso devi aiutarmi. Bisogna trovare qui dentro qualcosa che ci aiuti a capire dove dobbiamo andare. Asmodeo ci ha dato degli indizi su dove andare, bisogna solo capire quale luogo di Porpuraria è ventoso ogni giorno dell'anno.
"

I due si divisero, l'aria era soffocante e la polvere si alzava ad ogni loro movimento. Alcuni di quei testi erano scritti in lingue sconosciute, sicuramente provenivano dagli altri regni di Selenya.

"Gano, guarda che strano questo libro. Ogni pagina è scritta in una lingua differente.
Riesco a leggere una pagina ogni sei… ma sembra un libro antico che racconta una storia assurda.
"

"Batina, non abbiamo tempo adesso per leggerlo, prendilo, magari ci sarà utile in seguito. Vieni qua piuttosto, ho trovato una mappa di Porpuraria, aiutami a tenerla aperta, anzi portiamola nell'altra stanza che c'è più luce."

Distesa a terra vicino ad Asmodeo, la mappa sembrava un misterioso insieme di simboli senza senso. La notte era giunta a termine e con la sparizione della luna la litania giunse al termine e il silenzio scese sulla stanza.

Batina era stanca e disperata, in passato la preghiera l'aveva aiutata a pensare, anche se gli Dei sembravano scomparsi, la donna non voleva arrendersi.

"O grande Equilibrista, che guidi i nostri passi ogni giorno,
Tu che fai crescere gli uomini in dimensione e saggezza,
Tu che sei luce nella notte dei nostri giorni,
Ti prego di leggere nel mio cuore,
Porta la luce nella mia mente ed indicami la via.
"

Mentre il sole si alzava lentamente in cielo, un raggio colpì il bracciale di Batina. L'Equilibrista era riuscito a mandare un messaggio ai due prescelti. Il sole aveva indicato la via da percorrere, il Monolite era il luogo indicato da Asmodeo.



La luna viola di carolineschell

La Luna Rossa di Tlicalhua by @gianluccio
Cap. 1: Il Colpo
Cap. 2: La prigionia
Cap. 3: L'accordo
Cap. 4: Sussurri nel vento
Cap. 5: Il silenzio

La Luna Blu di Kasiha by @kork75
Cap. 1: Un anno prima…
Cap. 2: L'osteria il corallo blu
Cap. 3: Il confine
Cap. 4: Il maestro
Cap. 5: L’ultimo giorno di luna…

La Luna arancio di Svadhisthana by @imcesca
Cap. 1: Prologo pt. I
Cap. 2: Prologo pt II
Cap. 3: Risveglio
Cap. 4: Adulta
Cap. 5: Kama

La Luna Bianca di Alfhild by @acquarius30
Cap. 1: Concentrazione e addestramento
Cap. 2: Gelido come il cuore del Marchese
Cap. 3: Apparizioni
Cap. 4: L'ira di Freyja
Cap. 5: Caos

La Luna Dorata di Porpuraria by @coccodema
Cap. 1: L'inizio di una nuova vita
Cap. 2: la trasformazione
Cap. 3: il viaggio
Cap. 4: La scoperta
Cap. 5: I prescelti
Cap. 6: La ricerca

La Luna Grigia di Rak-Thul by @mirkon86
Cap. 1: Leggenda e curiosità
Cap. 2: Il verso dei tamburi
Cap. 3: La fuga
Cap. 4: Domande e (sempre meno) risposte
Cap. 5: Artefatti e premonizioni
Cap. 6: Tra sogno e realtà

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