Tre Triestini entrarono in Trentino

Non so cosa ne verrà fuori, questo potrebbe potenzialmente essere un post molto lungo, ma allo stesso tempo forse una semplice carrellata di immagini della mia recente vacanza in terra trentina, già ne sento la mancanza, una vera e propria malinconia mi ha attanagliato nel momento in cui i paesaggi montani pervasi di cataste di legname e campi sconfinati sono stati rimpiazzati da capannoni industriali e grigiume urbano.

Per la prima volta nella storia io e @tammyfit95 in periodo pre-natalizio siamo riusciti a combinare i giorni di ferie e, anche se per un momento lei ha rischiato di vedersele annullare per improvvisa mancanza di personale nella sua azienda dal controverso 15 Ottobre, alla fine l'abbiamo spuntata.

ALLES GUTE

Carino il modello Booking, ad ogni prenotazione ti fornisce dei punti da poter utilizzare per ottenere sconti per i tuoi prossimi soggiorni (se solo ci fosse un modo per renderli fungibili sti punti...), abbiamo trovato ad un buon prezzo un soggiorno presso uno chalet in Trentino, della famosa catena locale di appartamenti Winklwiese a Olang (Valdaora).

Ovviamente non poteva mancare il nostro Atlas, husky siberiano di un anno e 5 mesi che, in questi ambienti ci sguazza alla grande, peccato, nonostante il freddo abbastanza pungente durante le minime di giornata, non abbiamo incontrato neve, altrimenti si sarebbe sentito davvero a casa.

C'è da dire che per la maggior parte, Valdaora vive di turismo in periodo invernale, sia per quanto riguarda i mercatini natalizi che la stagione sciistica, Ottobre è ancora relativamente bassa stagione in Trentino ma per amanti della natura, ogni periodo è perfetto per visitare questi luoghi.

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Foto d'autore



Martedì mattina partenza presto, la nostra prima sosta sarebbe dovuta essere sul monte Zoncolan, che per i ciclisti più appassionati risulta meta di grandi ricordi con la famosa tappa omonima distruggi quadricipiti macinata dalle leggende della disciplina, per un pranzo in baita da Rico, slittata però al venerdì di ritorno poichè giorno di chiusura del ristorante.

Ecco che quindi abbiamo deciso come prima cosa di avventurarci sulle Tre Cime di Lavaredo, forse cimelio più famoso delle Dolomiti e patrimonio dell'umanità, per passeggiare sul sentiero del parco naturale adiacente, nonostante la giornata di metà settimana e il prezzo relativamente alto per il parcheggio (la strada porta però fino in vetta in sostanza), il via vai di persone è sempre notevole e non c'è da stupirsi.

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Foto d'autore



Qui Atlas si è davvero divertito perchè c'erano piccoli sprazzi di neve qua e la, non ci fidiamo ancora a lasciarlo libero, nei parchetti che abbiamo nei dintorni di casa ogni tanto iniziamo ad abituarlo e vediamo che comunque non si allontana mai, ma con altri cani e tante persone, soprattutto in altitudini pericolose ancora non ce la sentiamo, caratterialmente è un cane molto tranquillo e paziente ma ha anche i suoi scatti di pazzia.

Pranzo al sacco, in vetta c'è anche un rifugio per pranzare ma aperto solo in periodo invernale, col 4x4 vai su che è un piacere altrimenti in prima con i giri del motore a palla.

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Foto d'autore



Complice forse l'aria più rarefatta in termini d'ossigeno, il freddo, forse la fatica, il poco cibo...dalle Tre Cime io mi porto dietro un gran mal di testa, tanto che non vedevo l'ora di raggiungere lo chalet a Valdaora per potermi prendere qualche ora di riposo prima della cena.

La nostra prima notte abbiamo dormito di sasso tutti e tre fino al mattino infatti, oltre 11 ore di ricarica e sveglia alle 8.30, ci volevano.

LUPI DI LAGO

Guten Morgen secondo giorno, colazione presto, abbiamo trovato anche un bel bar che si è poi rivelato essere il nostro Go-To per la colazione durante i nostri 4 giorni di vacanza, nero, capo e brioche, spesa veloce e pronti per la tappa al Lago di Braies.

C'è qualcosa della montagna che amo profondamente, guidare tra paesaggi immersi nel verde, in ogni momento mi viene voglia di parcheggiare la macchina li dove sta e prendere lo zaino per iniziare a camminare nei boschi, solo per il gusto di farlo.

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Se non fosse che ci avremmo messo molte ore in più, io sarei andato al Lago di Braies direttamente a piedi da Valdaora, circa una ventina di chilometri di cammino tra andare e tornare, ma sarebbe stata una bella scarpinata per tutti e tre, siamo allenati certo, ma non ancora a questi livelli.

C'è un sentiero panoramico che costeggia l'intero lago, ci abbiamo messo 4 ore per percorrerlo tutto, sia perchè ci siamo fermati a pranzare ma soprattutto perchè non sono riuscito per un minuto a smettere di scattare foto, @tammyfit95 non vedeva l'ora da tempo di visitare Braies, spero di averla accontentata.

Abbiamo anche fatto tante conoscenze sul lago, prima una coppia di trekker toscani al parcheggio del lago che ci hanno fatto i complimenti per il cane, poi una coppia di campani con i quali ci siamo scambiati le fotocamere per qualche scatto di coppia, abbiamo poi scoperto che era il compleanno della ragazza. Infine gli immancabili concittadini con un'Alaskan Malamute, in sostanza pensate ad un Atlas...ma di 60kg, bestione!

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Foto d'autore



Non poteva mancare il giro in barca a remi sul lago, molti non lo sanno forse ma prima di dedicarmi al fitness & bobybuilding ho passato buona parte della mia adolescenza su un singolo 8 metri e 10 di canottaggio, alla Società Nautica Pullino, mi è ritornata la voglia lo ammetto, estate prossima mi riiscrivo da socio per uscire in barca ogni tanto.

Non sapevo come avrebbe reagito Atlas al giro, il costo è comunque di 30 euro per un'ora ma volendo saremmo potuti rientrare prima se il cane si fosse spaventato, lui ha una leggera vertigine quando si tratta di ponti sospesi, quindi non sapevo come avrebbe reagito in barca, a lui piace molto l'acqua e per tutto il tragitto abbiamo dovuto tenerlo altrimenti si sarebbe buttato sicuramente, ma non sa che in mezzo al lago non si tocca.

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'Atlas, guaralo, fiero popo'

Dopo un pò di spaesamento iniziale a causa del rollio della barchetta a remi, il lupetto ci ha preso pure gusto abbracciato dalla brezza e dal sole.

Giovedì invece è stata una giornata uggiosa, la mattina piovigginava ma non ci siamo comunuqe arresi, le cose da visitare nei dintorni sono molte, peccato solo che le giornate erano poche, ci siamo ripromessi di ritornare pure in inverno poichè ci siamo fatti sfuggire altre mete che ci sarebbero piaciute, il centro storico di Brunico, il lago di Dobbiaco e molto più ad ovest il lago di Resia (campanile di Curon, il paese sommerso).

Anche a Valdaora c'è un lago, ma di origine artificiale, che fornisce energia elettrica alla città, c'è una pista ciclabile adiacente che lo costeggia, vista la giornata "sfortunata" ci siamo concessi una bella passeggiata per i sentieri montani di Valdaora.

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Lumberjack


Altro punto a favore dei trentini, introdurre i bimbi fin da piccoli al rapporto con la natura, con parchi a tema come il "Mondo Bimbi", parco giochi libero e immerso nel verde.

Nella stessa giornata abbiamo fatto socializzare Atlas con altri animali grazie alla complicità degli allevatori gentilissimi dei dintorni, però senza volerlo, per la nostra smania di visitare pure il Wiwi Land fuori orario, un parco per famiglie costruito vicino ad un recinto d'Alpaca, abbiamo sconfinato brevemente su un terreno privato non recintato prendendoci pure qualche bestemmia in tedesco da parte del proprietario.

Ma la mattina dopo...abbiamo rimediato, chiedendo alla receptionist del Winklwiese di farci vedere brevemente gli animali.

@tammyfit95 è riuscita a scattare qualche foto in più di me, sono animali molto diffidenti e vedono i cani, soprattutto i lupi come predatori e non sono riuscito ad avvicinarmi più di tanto a loro purtroppo.

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Foto d'autore



A malincuore, al venerdì è ora di tornare a casa, ultima tappa monte Zoncolan, per un pranzo offerto dall'allevamento di Atlas, il Vanisella, in baita da Rico, abbiamo mangiato benissimo, io ho preso delle tagliatelle al ragù di cervo e una polenta con frico, mentre @tammyfit95 una polenta con spezzatino di cervo.

Peccato che poi è scesa la nebbia in cresta, abbiamo iniziato a passeggiare sulle piste da sci ancora in disuso coperte di verde pronte alle prime nevicate ma ad un certo punto la visibilità ha iniziato a scarseggiare quindi abbiamo ripreso la via per il ritorno a casa.

Mi consolo con il fatto che qui a Trieste mi aspettano progetti ancora più stimolanti nei prossimi giorni, primo tra tutti l'acquisto e restauro di una Vespa per organizzare un tour ambizioso, ma non spoileriamo troppo.

Auf wiedersehen Trentino!

Molto prima di quanto pensi.

-Fede

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